GrigliaturaTrattamenti preliminari: grigliatura, triturazione e stacciatura.

Pubblicato il 25 maggio 2015 | categoria Trattamenti Preliminari | Autore:

L'acqua di rifiuto ha molteplici caratteristiche chimico fisiche, alcune delle quali vanno attaccate in prima battuta. Non è opportuno avviare un processo di sedimentazione primaria se nel liquame sono presenti parti grossolane, oleose o abrasive, quindi è necessario avviare una serie di trattamenti preliminare per evitare di compromettere l'efficienza delle fasi di depurazione. In questo articolo ci occuperemo della grigliatura e della triturazione.

La grigliatura può essere realizzata in due fasi: una grossolana, in cui si intercettano i corpi di dimensioni più grandi (come rami, ecc.) ed una fine, che intercetta le parti di dimensioni più piccole. Risulta necessaria soprattutto quando i canali di adduzione sono aperti.

Una griglia grossolana è formata da barre di acciaio distanziate tra loro di circa 5 - 6 cm, con pulizia manuale o meccanica. Per quella fine, l'interspazio tra le barre è di circa 0,5-2 cm.

Grigliatura

Grigliatura

Nella figura è rappresentato uno schema classico per la fase di grigliatura in cui il flusso incontra la grilgia (inclinata di 30°) che raccoglie tutto il materiale grossolano che viene inviato in una fossa di accumulo. E' presente anche un canale di By-Pass che si attiva nei casi in cui il sistema si intasa. In corrispondenza della griglia è presente un'allargamento di circa il 30 - 40 % della larghezza di canale per evitare che la velocità del flusso aumenti troppo, infatti tale v deve essere compresa tra i 0,80 - 1,20 m/s.

Per evitare, quindi, problemi di intasamento delle griglia è sempre opportuno prevedere un sistema di pulizia che può essere manuale (soprattutto nei piccoli impianti) o automatico. E' sempre da preferire quest'ultimo visto che la fase di grigliatura è una delle più sgradevoli e visto che eventuali intasamenti possono provocare problemi che si ripercuotono inevitabilmente su tutto l'impianto di depurazione.

La Quantità di solido che viene raccolto varia in funzione della zona in cui si trova l'impianto, sopratutto se ci sono canali scoperti. In media, comunque, si possono raccogliere:

 3 \div 30\:\frac{l}{1000 m^3} per la grossolana;
30 \div 300\:\frac{l}{1000 m^3} per la fine.

In determinati casi, a seconda delle dimensioni e degli spazi a disposizione, il materiale grigliato può essere:

  • Interrato;
  • Pressato;
  • Smaltito come rifiuto solido urbano;
  • Tritato.

La triturazione risolve molteplici problemi, infatti dove è prevista si può eliminare la grigliatura fine e si annullano i problemi legati allo smaltimento del materiale grigliato. Il materiale viene finemente sminuzzato (4 - 8 mm) per poi venire di nuovo immesso nel circuito dei liquami. Ci sono, comunque, alcune precauzioni da prendere vista la presenza di lame che possono essere danneggiate se nel fluido è presente materiale resistente (ciottoli e pietre). Inoltre, vista la loro notevole sollecitazione comportano elevati costi di gestione, e non sono da meno gli effetti che il materiale triturato porta nelle successive fasi della depurazione. Infatti, l'immissione del materiale triturato nel liquame a valle del trituratore comporta una aumento del carico organico considerevole, cosa da tenere in considerazione in fase di progettazione e di gestione dell'impianto. Ecco perché è sempre preferibile utilizzare una grigliatura fine automatizzata al posto del trituratore: ci sono minori costi di gestione ed una riduzione significativa del carico organico.

La stacciatura, al pari della grigliatura, permette anch'essa l'eliminazione di parti grossolane dal liquame. Funziona facendo passare il flusso attraverso un cilindro rotante forato con pulizia automatica. Con questo sistema, se si utilizzano fori di pochi millimetri, si riesce a raccogliere molto più materiale con un notevole abbattimento (dell'ordine del 10%) dei carichi sia di BOD5 che dei Solidi Sospesi (SS). Vista la notevole quantità di materiale organico trattenuto, spesso si rende necessario insufflare aria per evitare processi di degradazione anaerobica evitando problemi di igiene. Uno dei maggiori problemi della stacciatura, oltre allo smaltimento del materiale trattenuto, è l'inevitabile intasamento dei fori per effetto dei grassi presenti nel liquame.

Se l'impianto dispone di sedimentazione primaria è bene evitare di utilizzare uno staccio, infatti la maggior parte del materiale trattenuto nella stacciatura sarebbe comunque stato eliminato durante la sedimentazione. Infatti, spesso se un impianto utilizza gli stacci non prevede una fase di sedimentazione primaria. Un uso interessante degli stacci è nel trattamento delle acque di supero.



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